domenica 5 giugno 2011

Assignment 6 (o giù di lì...)

L'ultimo assignemnt, sembrerebbe. Eppure guardando i video e le descrizioni fatte mi chiedo se non sia forse il migliore e più utile fra quelli che ci sono stati presentati.
La mia "relazione" con PubMed ha radici abbastanza recenti, nel senso che di questo programma avevo già sentito parlare durante il fantomatico tirocinio in reparto del primo semestre.
Tuttavia, come succede nella maggior parte delle volte, questa parolina era rimasta per me solo un nome senza volto.
Devo però ammettere che conoscere questo mondo mi ha sorpreso.
Intanto, cos'è PubMed? E' un portale, un enorme portale a cui chiunque può avere accesso e a cui chiunque può fare appello per cercare informazioni  di natura biomedica nella rete mondiale.
A mio avviso questo sistema ha due pregi che lo rendono unico:
1) Permette di fare ricerche altamente selettive, nel senso che dà la possibilità di cercare argomenti mettendo, per così dire, dei "paletti". Voglio trovare solo articoli scritti in italiano? Seleziono sulla barra quello che mi serve e il gioco è fatto. Devo consultare notizie pubblicate nell'ultima settimana? Nulla di più facile.
Con questo sistema possiamo quindi cercare tutto quello che vogliamo e soprattutto possiamo farlo con la massima rapidità, senza dover scorrere pagine e pagine di articoli.
2) PubMed, come ho già detto, è aperto a tutti. Che tu sia un indiano, un eschimese, un italiano o un cileno puoi aver accesso ad un enorme banca dati grazie alla quale tenerti aggiornato sulle ultime sperimentazioni, le scoperte più recenti, i dibattiti più accessi del mondo della medicina.

Tuttavia, bisogna sottolineare che PubMed si sforza fino ad un certo punto. Questo sistema è solo il tramite, diciamo, attraverso il quale si trovano le informazioni. Ma trovare non significa necessariamente avere accesso. Molti articoli sono infatti accessibili solo se si possiede l'abbonamento alla rivista che lo ha pubblicato e questo riduce un po' l'orizzonte di accessibilità e condivisione di questo modo.
Fortuna che in questi casi viene in nostro aiuto il sistema Proxy (spero di averlo scritto bene), un imponente programma che ci permette di scaricare attraverso il server dell'università gli articoli che non abbiamo il diritto di scaricare perchè non abbonati. Ovviamente anche in questa eventualità la ricerca di Proxy è limitata a quelle riviste a cui l'università è abbonata a sua volta.
Francamente non mi ritengo la persona più indicata per spiegare il funzionamento di questa applicazione, perchè io per primo non ne ho proprio compreso al massimo le potenzialità. Però mi piacerebbe scavare un po' nella questione. Chissà che un giorno Proxy non possa tornarmi utile...

Insomma, penso che abbiate capito che ho molta stima di questo programma. Soprattutto perchè a mio parere porta un messaggio non indifferente: SOLIDARIETA', amici miei, solidarietà.
PubMed sembra urlarlo, sembra dirti: "Avanti, condividi con gli altri quello che sai, quello che pubblichi: quello che forse può non essere utile a te, può essere la soluzione per qualcun altro!"

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